I percorsi di sostegno psicologico e psicoterapia individuale sono dedicati a chi, nella propria vita, sperimenta un malessere che può essere di lieve entità oppure sfociare in una sintomatologia invalidante.
Il malessere psicologico può emergere a seguito di eventi di vita difficili, cambiamenti, perdita di figure di riferimento, momenti che impongono delle scelte. A volte questi eventi possono generare un semplice stato di tensione, un disagio momentaneo che nel tempo si risolve naturalmente.
Altre volte questi stati emotivi negativi permangono e possono manifestarsi sotto forma di ansia, panico, rabbia incontrollata, stati depressivi, comportamenti a rischio, confusione, tristezza profonda, senso di incapacità ed inadeguatezza, malattie organiche stress-correlate. Altre volte ancora, la sofferenza psicologica non si manifesta in seguito ad eventi particolarmente stressanti, ma è più stabile nel tempo e diffusa nella vita quotidiana, ne sono un esempio i disturbi di personalità.
In tutti questi casi, l’intervento psicologico costituisce un valido strumento per ristabilire uno stato di benessere.
Nella prospettiva epistemologica del modello post-razionalista, la relazione terapeutica è allo stesso tempo strumento e oggetto di intervento.
La psicoterapia individuale è un trattamento terapeutico mirato a realizzare, a partire dalle risorse disponibili,
un cambiamento concreto in grado di spezzare il circolo vizioso del sintomo.
Nella reciprocità emotiva che si crea tra terapeuta e paziente, il terapeuta deve avere come fine quello di creare le condizioni affinchè la persona possa avviare una riorganizzazione del significato personale della propria esistenza. Le modalità utilizzate possono anche riguardare aspetti peculiari della relazione con il paziente.
Tale prospettiva ci permette uno studio dell’esperienza e quindi della conoscenza umana dal punto di vista dell’individuo che sperimenta e conosce, con un'attenzione mirata alla persona in tutta la sua complessità.
L'approccio post-razionalista inoltre tende a ricostruire lo specifico significato personale dell’individuo, e appare applicabile ai diversi tipi di funzionamento: dalla persona che attiva modalità armoniche nei suoi temi esistenziali, alla persona nevrotica con le sue piccole e brevi discontinuità fino alle discontinuità gravi e grossolane dei meccanismi psicotici.
Le relazioni di coppia spesso iniziano con entusiasmo e sulla base di un reale affetto e altrettanto spesso finiscono però per creare disagio e adirittura fallire, nonostante gli sforzi e l’impegno dei partner.
Quando sporaggiungono i disagi si riscontra in uno o entrambi i partner una visione del legame di coppia come un vincolo noioso e deprivante, in cui ognuno deve rinunciare a se stesso per preservare una relazione percepita nel complesso insoddisfacente.
In presenza di segnali di crisi è necessario capire se tra i partner esiste un problema serio di relazione, oppure se si tratta di difficoltà reattive ad eventi critici che la coppia saprà superare con le sue risorse.
Il fenomeno della fragilità della relazione di coppia ha delle dimensioni importanti:
Le problematiche legate alla relazione di coppia hanno grande rilevanza sociale ed impattano fortemente sulla dimensione personale nella quale resta in primo piano la sofferenza e la paura di rimanere da soli, di far del male ai propri figli, di non avere un adeguato sostegno economico, o di subire una stigmatizzazione sociale.
Spesso all’interno della coppia si è disperatamente ancorati al conflitto che si configura come una lotta di sopravvivenza affettiva nell'impresa impossibile di cambiare la personalità del partner.
All’interno di queste relazioni possono insorgere:
La psicoterapia cognitiva di coppia è un approccio che si focalizza sulle problematiche portate dalla coppia, ed è finalizzata a migliorare la relazione e il "funzionamento" delle due persone nel contesto della loro relazione.
Si tratta di una psicoterapia attiva e collaborativa: la coppia e il terapeuta cooperano attivamente per raggiungere gli scopi concordati e ricercano insieme la soluzione più adatta per entrambi i partner.
L’intervento è centrato sul presente, occupandosi principalmente del qui ed ora, ma in fase di consultazione si analizza l'intera storia di vita e di relazione della coppia per comprendere come si sono sviluppati i problemi presentati.
Nel corso del trattamento il terapeuta assegna ai partner i compiti a casa, il cui scopo è quello di favorire il cambiamento nelle modalità di interazione e nell'ambito della convivenza.
I compiti a casa hanno anche lo scopo di incrementare la consapevolezza di se, dell’altro e della relazione.
Il percorso terapeutico si conclude quando le problematiche presenti nella relazione hanno trovato un equilibrio che soddisfi entrambi i partner.
Con il termine biblioterapia si intende un metodo di cura attraverso la lettura di libri.
Oggi la pratica della biblioterapia è diffusa in tutto il mondo occidentale: in Inghilterra la Book Therapy, basata sugli studi dello psicologo gallese Neil Frude, è stata riconosciuta dal National Health Service, il Servizio sanitario inglese, come efficace ed indicata soprattutto per la cura dello stress psicologico.
Le diverse accezioni del termine "biblioterapia"
In ambito psicoterapeutico la biblioterapia si colloca all’interno della relazione terapeutica, dove il libro diventa un luogo condiviso da paziente e terapeuta.
La biblioterapia diventa una tecnica per favorire l’introspezione nel paziente. Il racconto permette di esporsi ad emozioni che magari riguardano da vicino ma che non si ha il coraggio di affrontare, proprio perché è più facile riconoscerle in qualcosa che è altro da sé piuttosto che su se stessi.
La lettura diventa così:
La finalità, in ogni caso, è quella di promuovere una maggiore consapevolezza di se e spingere il paziente verso un cambiamento.
L’indicazione di lettura è un vero e proprio compito che il terapeuta assegna al paziente. Durante ogni seduta, il terapeuta si confronta con il paziente in base alla lettura fatta e, di volta in volta, affronta le tematiche che ne emergono.
Il contributo più importante del terapeuta consisterà nelle scelte narrative da proporre ai pazienti e nella capacità di accompagnarli nel percorso di lettura, e in particolare nel processo di costruzione di significato che dalla lettura si trasporrà all'esperienza di vita personale, o di coppia.
Il libro è dunque a tutti gli effetti uno strumento di cura.
© 2021 Gianfranco Podda - Psicologo Psicoterapeuta - Cagliari e Nuoro
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